mercoledì 8 luglio 2009

Il povero ramarro

Un bel ramarro verde era abituato a prendere il sole, steso in mezzo ad un cespuglio di ginestra nel prato Cielo. Stava tranquillo perchè pensava che il suo colore verde si nascondesse bene tra rametti del cespuglio. Ma... non aveva considerato gatto Peter con il suo esercito, di dieci suoi amici!
Per prima cosa, essi decisero di costruire una trappola da far cadere sopra il ramarro.
Cinque gatti andarono a prendere una grossa pietra da usare come catapulta.
Gatto Peter incitò i suoi soldati così: "Miei prodi guerrieri, ci vedremo domani mattina alle otto in punto al prato Cielo per usare la nostra trappola addosso a quel ramarro!".
Intanto tutti i soldati andarono a ripararsi in una grotta perché stava scoppiando un terribile temporale.
La mattina seguente era una bellissima giornata di sole: proprio quello che ci voleva per la loro missione!
Alle otto, tutti erano pronti per partire; ma, prima, gatto Peter annunciò: "Quando saremo arrivati al prato, al mio "tre" dovrete lanciare la pietra sull'asta della catapulta che farà cadere la trappola sul ramarro!".
Arrivò il pulman della linea "Gattara" che li trasportò fino al luogo convenuto.
Tutta l'operazione si svolse come gatto Peter e i suoi prodi avevano progettato.
Il capitano ordinò ad Artiglio, che era l'assaggiatore di prede e un vero buongustaio (si capiva dalle sue rotonde guance baffute) di sentire il sapore del ramarro che avrebbero poi mangiato tutti insieme. Artiglio aprì la bocca, ma subito sputò disgustato: "BLAH, è amaro e tutto scaglie!".
Il ramarro scappò veloce come una saetta tra l'erba fresca del prato e, dopo quella terribile avventura, non si fece più rivedere sul prato Cielo.

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